La comunicazione come leva strategica per il turismo e l’accoglienza

1 Agosto 2015

Il turismo rappresenta un settore strategico per lo sviluppo di un paese, sia dal punto di vista economico sia in termini di credibilità ed attrattività. L’Italia rispetto ad altri paesi europei ha grandissime potenzialità ma non le riesce a sfruttare a pieno. Il turismo in generale e l’accoglienza e l’ospitalità alberghiera in particolare, necessitano di nuovi modelli di governance basati sulla comunicazione e sulla gestione con i pubblici strategici, al fine di favorire la competitività delle aziende e delle destinazioni turistiche. Read more
Per capire meglio se i tempi sono ormai maturi per considerare la comunicazione come un asset veramente strategico nel settore del turismo e dell’accoglienza, Imprese di Talento ha intervistato Renzo Iorio, Amministratore Delegato del gruppo Accor Italia, Grecia, Israele, Malta e Presidente di Federturismo-Confindustria.
Partiamo subito da una domanda molto diretta dottor Iorio.

Siamo pronti, in termini di accoglienza e di comunicazione turistica, ad affrontare i milioni di visitatori che tra meno di un mese arriveranno nel nostro Paese in occasione di Expo 2015?
In termini di strutture e di accoglienza certamente siamo pronti, la nostra offerta turistica e di accoglienza è molto importante e diversificata ed Expo rappresenta per il nostro sistema paese una grandissima opportunità di crescita e di relazioni. A mio avviso abbiamo ancora molto da capire, da studiare e quindi da applicare in termini di comunicazione e di storytelling. Dobbiamo raccontare di più, far vivere ai nostri clienti non un semplice soggiorno, ma un’esperienza, una sensorialità che ci appartiene ma che tendiamo a tenere nascosta. In sostanza dobbiamo avere il coraggio di aprirci, Expo mi auguro ci aiuti proprio ad avere una nuova visione.

Lei ha parlato di comunicazione, oggi il vostro settore è molto legato e talvolta anche condizionato da una comunicazione online che può rappresentare da una parte un’opportunità importantissima per raggiungere pubblici diversi ed universali, dall’altra un punto di osservazione da monitorare soprattutto in termini di reputazione. Come valuta oggi la gestione della comunicazione nel mondo del turismo e dell’hotelerie in particolare?
La comunicazione è una leva strategica molto importante che va sicuramente sviluppata ma anche governata. Il cliente oggi è molto esigenze, valuta sicuramente i parametri tradizionali (prezzo, posizione, comodità, ecc) ma ricerca anche altri tipi di informazioni che talvolta risultano essere determinanti nella scelta finale. Noi non dobbiamo solo essere una commodity ma avere la capacità e la vision di costruire delle relazioni permanenti capaci di intercettare pubblici diversi, studiarne le caratteristiche e le esigenze e rispondere in termini di servizi e di coinvolgimento. Per questo noi come Gruppo puntiamo molto sulla formazione del nostro personale, attraverso la nostra Accademy siamo molto attenti a sviluppare competenze e motivazioni al fine di rispondere sempre al meglio al mercato e ai suoi decisori.

In definitiva qual’è lo stato di salute del turismo in Italia?
Stiamo bene ma possiamo e dobbiamo fare di più soprattutto in termini di comunicazione e di narrazione delle nostre eccellenze. Non possiamo però pensare di realizzare tutto questo da soli, occorre fare sistema e occorre che tutti gli attori, Istituzioni per prime, ci aiutino a valorizzare quella che è una percentuale non trascurabile del nostro Pil

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