La comunicazione deve essere un piano studiato nei minimi dettagli

27 Aprile 2020

La riuscita di un piano presuppone l’analisi e la considerazione attenta di tutti dettagli e una visione preventiva di possibili scenari, anche i più imprevedibili. La Casa de Papel, la fortunata serie tv che tanto successo sta ottenendo anche in Italia, nella sua finzione mette in luce quanto sia fondamentale considerare, nel raggiungimento di un obiettivo, non solo la strategia ma anche la capacità di pianificare preventivamente probabili e improbabili contromosse e conseguenze inattese. Viene facile fare un parallelismo con i processi di comunicazione, dove ad ogni azione corrisponde o dovrebbe corrispondere una reazione. Il risultato è influenzato non solo dalla pianificazione ma anche dalla capacità dialettica e comunicativa di chi guida, questo consente di essere credibili e di rafforzare il consenso. L’uso delle parole, il tempo di azione e di reazione, l’arte di essere un po’ lepre e un po’ tartaruga, permette di giocare la partita della comunicazione con schemi e mosse ben precisi. Insomma nulla si improvvisa: occorre prendere tutto il tempo necessario per studiare il contesto, i pubblici di riferimento e gli scenari possibili, prevedendo decisioni e interventi rapidi. La comunicazione non può prescindere da una metodologia strategica e analitica, non è un pulsante da premere al bisogno, è un asset decisivo nella pianificazione di azioni che vanno oltre il breve periodo.

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